Scicli, nella fiction televisiva del Commissario Montalbano di Andrea Camilleri per la regia di Alberto Sironi, è il paese di Vigàta. I suoi monumenti, i suoi palazzi, il suo mare, le sue strade diventano nella fiction televisiva il Commissariato di Vigàta, la stanza del Questore Alderighi, la Questura di Montelusa, la Mannara, la Marina di Vigàta.
Ecco l’itinerario di Scicli per assaporare e scoprire i luoghi della fiction televisiva, per vedere di “pirsuna pirsunalmente” i luoghi del Commissario Montalbano.
L’itinerario, venendo da Modica, inizia con la sosta sulla curva di c/da Spana da cui si può ammirare il suggestivo panorama della città e dei colli di S. Matteo e della Croce. Da qui scendendo si arriva nel centro storico. Visitando a piedi si incontra l’elegante piazza Busacca con al centro il monumento al benefattore Pietro Di Lorenzo Busacca ed a destra la facciata della Chiesa e del Convento del Carmine. Da piazza Busacca scendendo da via Nazionale si arriva in via Francesco Formino Penna, quindi in piazza Italia e da qui, passando da Palazzo Iacono e Palazzo Fava, verso la Chiesa di S. Bartolomeo e il quartiere di Chiafura.
Terminata la visita del centro storico, prendendo l’auto oppure i servizi di linea, si prosegue per visitare le borgate marinare di Donnalucata, Cava D’Aliga e Sampieri.
Via Francesco Mormino Penna
La settecentesca via, dichiarata dall’UNESCO nel giugno del 2002 patrimonio mondiale dell’Umanità, ricca di monumenti di pregiato stile architettonico tardo barocco e neoclassico, una delle più belle vie artistiche della Sicilia, è, nella scenografia televisiva della fiction del “Commissario Montalbano” la strada del palazzo del “Commissariato di Vigàta”. Questo è il luogo dove arrivano e partono le volanti della polizia, dove si trova parcheggiata la “Tipo” del Commissario. Lo spazio antistante il Commissariato di Vigàta diventa nella fiction il luogo in cui Montalbano passeggia con il suo vice Mimì Augello e dove lo stesso si raduna nei vari momenti di relax con Fazio e gli altri suoi poliziotti.
All’inizio della via vi è lo slargo di Piazza Municipio con il palco musicale.
Proseguendo si possono visitare le Chiese di S. Giovanni, di S. Michele e di S. Teresa, il Municipio ed i palazzi Veneziano, Conti, Bonelli, e Spadaro
Palazzo Comunale
Il palazzo di città costruito intorno ai primi del Novecento, al posto del vecchio Monastero delle Benedettine, annesso alla Chiesa di San Giovanni Evangelista, su progetto dell’ing. Sergio Sallicano, ha un’imponente facciata in stile eclettico neorinascimentale. Nella fiction televisiva del Commissario Montalbano diventa la sede del “Commissariato di Vigàta” (la facciata esterna ed ingresso del Municipio) e della “Questura di Montelusa” (stanza del Sindaco al primo piano e locali al piano terreno).
Nel suo interno, precisamente nella stanza del Sindaco, vi è “la stanza del Questore Luca Bonetti Alderighi”, il Questore con cui Montalbano ha spesso scambi di opinione piuttosto accesi.
Palazzo Iacono
La facciata di Palazzo Iacono in Piazza Italia è la “Questura di Montelusa”.
Nelle scene, in cui si vede entrare ed uscire il Commissario Montalbano dalla Questura, si intravede in lontananza la Chiesa di S. Bartolomeo tipico, suggestivo ed imponente gioiello architettonico posto al centro dell’omonima cava tra il lato del colle di S. Matteo e quello della collina Croce.
L’interno della Chiesa è ricco di opere d’arte tra cui il settecentesco presepe monumentale di scuola napoletana opera di Pietro Padula, la tela di Francesco Pascucci (1779) raffigurante il “Martirio di S. Bartolomeo”, la tela di Mattia Preti (XVII) raffigurante la “Deposizione” oltre tante altre opere.
Fornace Penna
La vecchia fornace Penna, reperto di architettura industriale utilizzato nei primi del 900 per la costruzione di laterizi, si trova a Punta Pisciotto nella borgata marinara di Sampieri.
Il rudere, nella fiction scenica del Commissario Montalbano, è la “Mànnara”.
Dalla fornace è possibile ammirare le dune dorate della spiaggia di Sampieri e l’azzurro del mare dell’insenatura del borgo marinaro, lo stesso azzurro riportato sulle tele con tono delicato e ammaliante da Piero Guccione.
Donnalucata
La borgata marinara di Donnalucata, tradizionale luogo di vacanza degli abitanti di Scicli e da diversi anni ormai importante stazione balneare per le sue ampie spiagge di fine sabbia che possiede che a ponente portano il nome di Lido Micenci mentre a levante vengono definite Timpe Rosse, è nella fiction di Montalbano “Marina di Vigàta.
Sul lungomare Salvo Montalbano incontra Ingrid nell’episodio “La forma dell’acqua”.