Il litorale costiero della città di Scicli, circa 10 km tra borghi, spiagge di finissima sabbia, oasi naturali ed anfratti rocciosi, si affaccia sul mare Mediterraneo partendo da punta Corvo fino all’oasi naturalistica del fiume Irminio.
Costeggiando la litoranea il primo borgo è Sampieri, borgo marinaro di pescatori situato su uno sperone di roccia calcarea, caratterizzato ai lati da due bellissime spiagge di fine sabbia dorata. Sul lato orientale del borgo sopra una falesia di circa 5 mt di altezza sorge uno stabilimento industriale di laterizi, ormai dismesso, la “Fornace Penna”, che ne domina il paesaggio e che, nell’immaginario dei telespettatori appassionati della serie TV de “Il commissario Montalbano” ispirato ai romanzi di Andrea Camilleri, rappresenta la “mannara”.
Sulla parte occidentale, proseguendo sulla litoranea uscendo da Sampieri, troviamo la “spiaggetta di Costa di Carro” una meravigliosa insenatura caratterizzata da una bellissima spiaggia di fine sabbia. Proseguendo si incontra prima l’oasi naturalistica “Costa di Carro” e poi, dopo la grotta dei contrabbandieri, la stupenda borgata di Cava D’Aliga. Il borgo è rappresentato da una insenatura tra due costoni rocciosi, quello di Cava D’Aliga e quello di Bruca, e da una bellissima spiaggia coperta di finissima spiaggia.
Proseguendo sulla litoranea sono diverse le strade che si immettono sulla costa caratterizzata da un bellissimo mare che si adagia sui vari lidi, come Arizza, foce del torrente Modica-Scicli, Spinasanta, Filippa, Palo Rosso e Micenci, caratterizzati da tante bellissime spiagge ricoperte di finissima sabbia.
Si arriva così a Donnalucata, borgo antico di pescatori, teatro nell’anno 1091 della famosa battaglia dei “Mulici”, che vide l’epico scontro tra le milizie Saracene, guidate dall’Emiro Bell Khan, e quelle Normanne, guidate dal conte Ruggero d’Altavilla, vinto da parte dei Normanni, sebbene in misura inferiore, grazie all’intervento miracoloso della Madonna sopra un cavallo bianco e con la spada in mano.
Da Donnalucata, proseguendo sulla litoranea si incontra il villaggio di Plaja Grande e dopo circa due chilometri l’oasi naturalistica del fiume Irminio.