Immagine simbolo della città per la sua collocazione nella parte alta del colle, chiamato di San Matteo, facilmente visibile da qualsiasi parte della pianura sottostante ove attualmente è stata costruita la città dopo il terremoto del 1693, per la sua importante funzione sacra di cattedrale della città e luogo di venerazione per la sepoltura del Santo Patrono S. Guglielmo nella Cappella dei Conti di Modica costruita nel suo interno per raccogliere le loro spoglie, ma da costoro mai utilizzate.
La sua costruzione, secondo diversi storici locali, si fa risalire ai primi secoli del Cristianesimo. Distrutta e ricostruita diverse volte la chiesa fu definitivamente chiusa al culto nel 1874 quando ormai la città era quasi interamente scesa a fondovalle.
Fino al 1884, anno d’inaugurazione del cimitero cittadino, ebbe anche una funzione cimiteriale sia sotto il suo pavimento che nei cunicoli sotterranei.
Nel contesto urbanistico la Chiesa assume una posizione centrale sia rispetto ai due conventi della Croce e di San Domenico posti rispettivamente sulla sommità dei due colli a destra ed a sinistra sia rispetto alle due Chiese di San Bartolomeo e di Santa Maria La Nova collocate nelle due Cave omonime.
Dal punto di vista architettonico la Chiesa ha una pianta basilicale a tre navate poggianti su colonne ed una facciata tripartita suddivisa in due ordini. Quattro colonne di ordine corinzio, due nel primo ordine e due nel secondo ordine, tutte incassate nella muratura, servono a delimitare sia il portale principale che la sovrastante finestra.
Sul lato della Chiesa prospiciente piazza Italia si trova il campanile sulla cui sommità è posta una bandiera.