Quale sarà il ruolo del turismo nei programmi della sua amministrazione?
Il ruolo del turismo, come emerge chiaramente dal nostro programma elettorale, sarà centrale e prevede diverse declinazioni: dal turismo balneare al turismo culturale, dal turismo religioso a quello enogastronomico, dall’esperienziale alla convegnistica.
L’economia di Scicli è stata da sempre un’economia agricola. Negli ultimi anni alcuni processi come il riconoscimento UNESCO, la serie delle fiction del Commissario Montalbano, l’uso del territorio come set cinematografico per diversi nuovi film, il gruppo pittorico di Scicli, Vinicio Capossela con il brano “L’uomo vivo – inno al Gioia”, ecc. hanno favorito un incremento dei flussi turistici in città ed affiancato questo settore economico a quello agricolo. Secondo i suoi programmi come e quale deve essere il rapporto del territorio in funzione dei due settori portanti dell’economia di Scicli?
Il nostro programma elettorale pone le condizioni perché vi sia compatibilità tra lo sviluppo del turismo sostenibile e quello della nostra agricoltura, anzi trova un punto di importante sintesi in un’enogastronomia di assoluta eccellenza.
Quale deve essere, secondo il suo programma elettorale, il modello di sviluppo della città per il prossimo quinquennio sia in ambito economico e finanziario, sia in ambito sociale ed ambientale.
Innanzitutto, il prosieguo di una politica di risanamento finanziario dell’Ente che purtroppo si è interrotto nel luglio del 2019 al momento delle mie dimissioni di assessore al bilancio.
Valuto essenziale che ad una politica di rimessa in ordine dei conti, si faccia corrispondere una politica di rilancio economico e sociale della comunità. I due momenti non sono separati ma vanno avanti in modo parallelo avendo cura delle categorie più deboli e di assicurare un’ambiente quanto più vivibile possibile.
Il modello di sviluppo della città nasce da un processo concertativo con le forze sociali al fine di percepirne necessità ed esigenze e dare a queste la migliore risposta possibile.
E del tutto evidente che la mia amministrazione prima di ogni confronto avrà, sulla scorta di uno studio ben ponderato, la proposta politico-amministrativa da discutere al tavolo, facendo riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, declinati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in uno con gli obiettivi del Benessere Equo e Sostenibile (BES).
Con quali progetti e modalità di fruizione turistica intende valorizzare il patrimonio paesaggistico, architettonico, folcloristico e culturale della città?
Ormai è consolidato l’orientamento che il turismo culturale sia in fase ascendente in città. La valorizzazione di un sistema di crescita va sostenuta rendendo la città pulita, sicura e più vivibile e garantendo le manutenzioni laddove necessarie negli spazi di fruizione pubblica.
È importante anche valorizzare e trasmettere alle giovani generazioni i capisaldi identitari che si connettono al nostro ricchissimo folklore (vedi feste religiose) e ad un patrimonio culturale di primissimo valore.
Come intende modificare e strutturare un adeguato piano programmatico di sviluppo turistico del territorio in rapporto alle strutture ricettive esistenti ed a quelle ancora possibili in considerazione di un incremento dei flussi turistici?
Un processo di sviluppo del territorio nel turismo non può essere disarticolato dalle linee guida urbanistiche approvate dal Consiglio Comunale. Limitare il consumo del suolo e contestualmente valorizzare il patrimonio immobiliare esistente, in piena coerenza con il nostro contesto paesaggistico.